Si è appena conclusa la seconda conferenza Europea sulle infrastrutture verdi co-organizzata dalla federazione europea del verde pensile (EFB), a cui è federata anche l’Associazione italiana verde pensile AIVEP, dalla quale il sottoscritto è delegato.
Rispetto alla prima conferenza di Vienna si è riscontrata una partecipazione più attenta e competente da parte dei paesi del centro-est Europa, contribuendo efficacemente all’obiettivo di condividere esperienze e necessità diverse.
Altro aspetto interessante è stato l’equilibrio delle varie componenti coinvolte, Enti pubblici ed Istituzioni, mondo accademico ed aziende.
E’ stato dato ampio spazio e visibilità a tre progetti Horizon 20-20, in fase conclusiva. Tutti e tre i lavori si sono incentrati sulla raccolta di dati e reviews e saranno molto utili ai legislatori per poter sviluppare norme e leggi basandosi su dati integrati.
Il verde urbano è oramai una necessità impellente, i vantaggi sono noti ed acquisiti, ma spesso i dati disponibili sono frammentati e difficilmente disponibili.
Tra i tre progetti è da evidenziare quello del prof. Carlo Calfapietra, Istituto Agro-ambientale e biologia forestale (IBAF) e del CNR, che ha presentato i risultati di Greeninurbs, un progetto che è culminato nel convegno di Orvieto 4-7 aprile 2017.
Sempre più attenzione viene prestata alla determinazione e quantificazione del valore economico del verde per contrapporlo alla consuetudine errata di considerarlo un costo.
Dalla conferenza emerge la forte necessità di coinvolgere sempre più la comunità civile per renderla consapevole e partecipe del significato e della imprescindibilità del verde in città, soprattutto per fronteggiare le sfide ormai attuali che ci pone di fronte il cambiamento climatico.
Non vi sono in questo settore grandi aziende o multinazionali che possono in qualche modo fare pressione sul legislatore per cui è necessario che ci sia un processo bottom up e quindi che si raggiunga quanto prima una massa critica di cittadini in favore del verde.
Il verde in città non ha nemici quindi la soluzione è in mano a tutte le persone, aziende, tecnici, funzionari pubblici che devono diffondere le loro esperienze il più possibile.
Oggi, non si parla più nemmeno di infrastrutture verdi ma di Natural based solutions, c’è quindi una apertura a svariate possibilità ed opportunità.
Nell’intervento finale il dott. Marco Fritz della commissione europea afferma che i fondi ci sono, ma è importante che ci si attivi nella richiesta attuando azioni e programmi di sviluppo.
Noi della Harpo verdepensile siamo entusiastici promotori di questa visione e siamo sempre sul campo, pronti ad informare, supportare e assistere chi chiede il nostro aiuto, che siano i nostri amici giardinieri, le aziende private, gli enti pubblici, i progettisti, ma anche il privato, piccolo o grande che sia.
Concludo riportando il manifesto finale del convegno:
“A call to action”
“All urban citizens should be able to benefit from nature – whenever they live and work.
Nature and green infrastructure are increasingly being recognized as important in ensuring our cities are resilient, healthy and sustainable from economic, environmental and social perspectives.
Whilst we acknowledge and celebrate the current European ecosystem services and green infrastructure strategy that was instigated in 2014, we wish to intensify the development and delivery of this strategy across the whole of Europe.
In doing so, we see a Europe whose cities:
Provide increased health and well-being for citizens
Ensure that the increased urban temperatures due to more intense summer climates are reduced and urban flooding is ameliorated
Embrace nature-based infrastructure as being as important as other more conventional infrastructure
We accept that our “green vision” for cities in Europe will be an evolution rather than a revolution.
It will require many actors across the professions to come together and evolve new ways of planning, implementing and maintaining the greener cities of the future. In doing so, we will create cities that are ecosystems that deliver the economic, social and environmental benefit that will be required in the 21 st century”
dott. Maurizio Crasso
Direttore commerciale Harpo verdepensile