Il verde pensile estensivo va progettato

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Cos’è il verde pensile estensivo? Perché va progettato? Quali sono le funzioni? 

Questo percorso editoriale è dedicato a chi vuole ottenere le massime prestazioni dal proprio verde pensile estensivo, a chi  cerca nuove opportunità di sviluppo del settore e a chi  ha a cuore la salvaguardia ambientale. Noi di Harpo crediamo profondamente nelle capacità e potenzialità di questi sistemi. 


Per ottenere i risultati più performanti c’è bisogno di un’accurata progettazione, che ad oggi rimane una grande lacuna. È proprio per questo motivo che riteniamo necessario approfondire ogni aspetto. Grazie ad una serie di articoli dedicati, valorizzeremo finalmente queste coperture. 


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COS’È?

Il verde pensile estensivo è una soluzione tecnica per la reintegrazione e conservazione del patrimonio naturalistico e per la mitigazione dei rischi ambientali in zone ad alto tasso di urbanizzazione. Questo è dato anche grazie all’altissima capacità di generazione di oasi biodiverse. Questo implica giovamenti alla salute, umana e di flora e fauna, ma anche alla salubrità di edifici e più in generale delle città. 


La norma UNI 11235 – “Istruzioni per la progettazione, l’esecuzione, il controllo e la manutenzione di coperture a verde” è molto chiara a riguardo e lo descrive come un sistema in cui
“gli interventi manutentivi si limitano ai controlli degli elementi del sistema. […] L’irrigazione può essere effettuata solo occasionalmente, con il fine di mantenere in vita la vegetazione, in condizioni non ordinarie di stress idrico”.


Un fraintendimento ancora molto comune è quello di identificare come elemento per la caratterizzazione della tipologia di verde pensile lo spessore, piuttosto che la manutenzione. In realtà è proprio lo spessore che viene definito in base alla vegetazione e alla sua richiesta manutentiva e non viceversa. Questo concetto è molto importante, dal momento che pone le basi per la distinzione di un sistema estensivo da uno intensivo. 


Il livello di manutenzione richiesto consente di distinguere, seppur in maniera sfumata e non netta come si potrebbe pensare, queste due tipologie. Il sistema intensivo infatti è caratterizzato da un’elevata richiesta di mantenimento, essendo predisposto ad adempiere a funzioni spiccatamente ornamentali e fruitive.     


Vale la pena, inoltre, citare che il verde pensile, tutto, non solo estensivo, è una delle
Nature-based solution che sono: “azioni per proteggere, gestire in modo sostenibile e ripristinare gli ecosistemi naturali e quelli modificati che affrontano le sfide sociali in modo efficace e adattivo, fornendo al contempo benessere per gli esseri umani e benefici per la biodiversità” (IUCN, 2020).

 

PERCHÈ VA PROGETTATO?

La normativa di riferimento, sopra citata, specifica come la progettazione sia la chiave per un sistema di alta qualità, che apporti valori biologici ed ecologici essenziali. In particolare sono due gli elementi importanti per definire l’attitudine alla biodiversità di una copertura verde: la capacità del sistema al ripristino del ciclo d’acqua naturale e la conservazione di flora e fauna. 

Quello che non va dimenticato però è lo scopo per cui questa infrastruttura viene realizzata. È fondamentale riuscire a trovare una soluzione adeguata e personalizzata per ogni lavoro, che sia realizzata su misura per il sito di installazione, ma anche per il committente. Questo tipo di verde pensile avendo la prerogativa di una bassa manutenzione rende l’offerta maggiormente fruibile da una fascia più ampia di pubblico, attraverso un adeguamento delle condizioni economiche.

Questo concetto serve ad introdurre un argomento fondamentale, ovvero la valutazione dell’impatto economico che le NBS possono avere per il cliente. Una prerogativa del verde pensile estensivo sono i costi contenuti di posa e manutenzione, questo proprio perché il focus di questi sistemi sono le prestazioni tecniche. A tal proposito, portiamo alla vostra attenzione la “Biodiversity Net Gain”, ovvero un approccio del tutto nuovo allo sviluppo edilizio. È stato adottato nel Regno Unito, dove è obbligatorio per legge. Nello specifico, assicura che gli habitat naturali rimangano intatti, se non in condizioni migliorate, dopo gli interventi edili. Più concretamente, gli addetti devono garantire un incremento del 10% della biodiversità, dovendo quindi migliorare la quantità e/o la qualità dell’habitat (Environment Act 2021, UK Government).

In termini di ambiente d’appartenenza, le coperture estensive ben si predispongono per strutture private e pubbliche non residenziali, come potrebbero essere capannoni industriali, scuole, ospedali, centri commerciali e simili. Nei prossimi articoli affronteremo anche questi aspetti. 

 

QUALI SONO LE FUNZIONI?

Come già precedentemente accennato, i giovamenti derivanti da queste opere sono diversi e possono essere diretti e indiretti, nei confronti di tutti gli esseri viventi che si interfacciano con questi siti. In passato e tutt’ora, noi di Harpo verdepensile , trattiamo ampiamente questa tipologia di argomenti, proprio perché li consideriamo fondamentali, ma poco valorizzati. Riteniamo quindi utile riproporre quelli che sono i benefici che il verde pensile estensivo apporta, senza però scendere nei dettagli. Per approfondimenti sul tema rimandiamo a questo link>> 

 

Quando si parla di effetti diretti del sistema estensivo, ci si riferisce a tutte quelle funzioni che vengono applicate su scala locale, dunque su scala di edificio, che sono:

  • ECOSISTEMICHE

Per sua proprietà intrinseca, il verde pensile estensivo, apporta valore naturalistico per la conservazione di flora e fauna. È già stata esplicitata l’importanza della progettazione, ma è doveroso sottolineare come la biodiversità non sia qualcosa di casuale e che in situazioni artificiali, come potrebbero essere i tetti verdi, va fatta prosperare, creando sinergie ed equilibri ad hoc. La realizzazione di nicchie ecologiche è essenziale per la perseveranza di biodiversità e habitat naturali nelle nostre città. Questo argomento è di primaria importanza e sarà ampiamente approfondito anche nei prossimi articoli.

  • RAFFRESCAMENTO PASSIVO ESTIVO E COIBENTAZIONE INVERNALE

L’integrazione di un sistema a verde pensile su un immobile ne aumenta considerevolmente le prestazioni energetiche. In particolar modo sono efficientati i sistemi di raffrescamento e riscaldamento, di conseguenza, vengono abbattuti i consumi e i costi energetici (Jaffal et al., 2011). 

  • GESTIONE DELL’ACQUA PIOVANA

La capacità che i nostri sistemi hanno, di regimazione delle acque piovane, consente un ingresso ritardato delle precipitazioni nelle reti di smaltimento, evitandone così dei sovraccarichi, che sempre più spesso determinano allagamenti e alluvioni. 

Inoltre, di sempre maggiore rilevanza, è il concetto di invarianza idraulica. Applicando questo principio si mantengono costanti nel tempo le condizioni idrauliche di un territorio, nonostante venga modificato, ad esempio con la costruzione di nuovi edifici. Il comportamento naturale delle acque non deve essere manipolato, ma conservato. In questo senso, il verde pensile è in grado di ripristinare il ciclo dell’acqua, permettendole di essere assorbita, evapotraspirare ed essere correttamente convogliata. I nostri substrati sono in grado di trattenere il 45% dell’acqua precipitata in un anno, anche a bassi spessori (8 cm), riducendo la portata che grava sui depuratori, migliorando il microclima, diminuendo la probabilità di inondazioni ed erosione del suolo.

  • PROTEZIONE DELL’IMPERMEABILIZZAZIONE

Il corretto posizionamento di un sistema a tetto verde sull’impermeabilizzazione di un edificio ne estende notevolmente la vita. Questo perché ha tre importanti funzioni, agisce da:

  • Schermatura contro i raggi UV, che deteriorano la qualità del materiale
  • Barriera verso danni meccanici, dovuti tra le altre cose, alla  grandine
  • Scudo, per impedire l’escursione termica giornaliera, che determina fenomeni di stress cracking nell’elemento di tenuta. Questo è il fenomeno di maggior degrado. 

Questi fattori sono annullati con il verde pensile. La protezione meccanica è garantita dalle componenti, obbligatoriamente presenti, nel sistema stesso. 

  • GRANDINE 

Come detto, i fenomeni estremi sono ormai sempre più violenti. In questi termini la grandine rappresenta un grande pericolo per la sicurezza e un rischio per la salute umana, di strutture e intere aree geografiche. Nuovi studi, in fase di sviluppo, stanno però osservando come i tetti verdi siano in grado di garantire ottime prestazioni di resistenza alla grandine, riuscendo a proteggere con successo gli edifici su cui sono installati. 

  • ORNAMENTALE

Il valore estetico di un tetto estensivo non viene spesso valorizzato, questo è direttamente relazionato alla bassa presenza di progettazione, di cui abbiamo già ampiamente parlato, e all’infondata opinione che solo il verde pensile intensivo possa avere un aspetto armonioso. Una corretta progettazione permette di rendere esteticamente gradevole il verde pensile, dando la possibilità, seppur in maniera limitata, come vuole la normativa, di fruire di tali aree grazie a percorsi dedicati. In questo modo un prato naturale non rimane una zona fine a sé stessa, ma viene resa funzionale.

  • DIDATTICHE

In merito a quanto detto sopra, la didattica diventa un’ulteriore funzione, anch’essa ancora poco integrata. Tetti progettati per essere parzialmente fruibili, con camminamenti pedonali delimitati, permettono di giovare non solo della mera presenza del verde, ma permettono anche di trarre insegnamenti e conoscenze, di vario tipo e su più livelli. Si pensi ad esempio ad un tetto verde su una scuola e alle visite didattiche di cui lo studentato potrebbe godere.

Nel caso in cui si parli invece di effetti indiretti, si fa riferimento ai benefici associati a funzioni su scala urbana, ovvero:

  • RIDUZIONE DELLE ISOLE DI CALORE

È vero che stiamo osservando un aumento generale delle temperature a livello globale, ma è altrettanto vero che nelle città le temperature differiscono notevolmente da quelle delle campagne circostanti, registrando divari dai 3 ai 7°C. Questo è il fenomeno conosciuto come “isola di calore urbana” ed è causato proprio da: una scarsa tutela del naturale ciclo dell’acqua (di cui già si accennava precedentemente), dall’elevata capacità termica di asfalti e cementi, dalla produzione antropica di calore e non ultimo dall’effetto canyon. Quest’ultimo è causato dalla conformazione morfologica che le città stanno adottando (palazzi alti e fitti), che determina una poco corretta ventilazione e circolazione dell’aria e l’assorbimento eccessivo di energia solare. 

Il verde pensile partecipa attivamente alla mitigazione di questi fenomeni, riducendo picchi di calore, non solo nel sito di installazione, ma anche nelle zone limitrofe (Dimoudi e Nikolopoulou, 2003).

Vale la pena fare presente che, se si introducesse il verde pensile (magari integrandolo con del verde verticale) nelle città aventi una conformazione a canyon, in quel caso l’effetto sarebbe positivo. Infatti, l’aria calda che entra in contatto con la vegetazione sui tetti e sulle pareti si raffrescherebbe, diventando più pesante e di conseguenza scenderebbe verso la strada. A sua volta l’aria calda risalendo, creerebbe  una condizione di naturale raffrescamento delle vie urbane.

  • RIDUZIONE DELL’INQUINAMENTO DELL’ARIA 

La vegetazione installata è in grado di assorbire parte delle polveri sottili presenti nelle città, che contengono inquinanti e sostanze nocive per la salute. L’inquinamento atmosferico può essere abbattuto grazie al verde pensile, soprattutto in zone colpite, anche in questo caso, dall’effetto canyon urbano. 

  • PIOGGIE INTENSE 

Sempre più frequentemente assistiamo ad eventi climatici estremi, tra cui le bombe d’acqua, che sono in grado di generare danni significativi a persone, edifici e interi territori. Questi eventi sono la manifestazione dei cambiamenti climatici in atto. Per mitigarne l’effetto è necessario, come già citato, ridurre le superfici urbane impermeabili e gestire adeguatamente il deflusso delle acque piovane in fognatura.  

  • COESIONE SOCIALE E BENESSERE PSICO-FISICO

Sempre più studi dimostrano come la coesistenza dell’uomo con la natura sia un bisogno primario. “Secondo le migliori evidenze disponibili, il contatto con la natura offre notevoli promesse per affrontare una serie di sfide sanitarie; tra le molte: obesità, malattie cardiovascolari, depressione e ansia, che sono tra le priorità della sanità pubblica. Il contatto con la natura promette bene sia come prevenzione che come trattamento durante l’arco di tutta la vita.” (Frumkin et al., 2017)


Il verde pensile, e in particolare il verde estensivo, sono in grado di reintegrare ambienti naturali e selvatici anche in zone di forte urbanizzazione.


Un maggiore approfondimento per quanto concerne la salute psico-fisica è necessario, perché apre un dibattito ben più ampio e coinvolge diverse sfere di competenza. È sempre più chiaro il ruolo essenziale che ricopre la natura nel riuscire ad alleviare i sintomi di moltissimi disturbi. L’accesso alla natura ha effetti positivi sulle condizioni psico-fisico-emotive dei pazienti, ma anche sulle loro famiglie e lo staff medico (Nieberler-Walker et al., 2023). Nascono per questa ragione i giardini terapeutici, pensati e progettati in base alle diverse esigenze. 

Qualche esempio: 

  • Disturbi cognitivi – vengono progettati percorsi immersi nella natura, in modo da renderli facilmente visitabili a persone che manifestano confusione, disorientamento o irritabilità, come persone affette da Alzheimer. Questi allo stesso tempo stimolano la memoria a lungo termine attraverso gli odori delle piante.
  • Disturbi dello spettro autistico – sono alleviati grazie alla realizzazione di nicchie isolate, che permettono alle persone di sentirsi al sicuro, riducendo ansie, stress ed eventualmente anche sintomi ossessivi. 
  • Sindrome di Down – vengono realizzati percorsi per la stimolazione cognitiva (grazie a colori, forme e odori della vegetazione), attività per la riabilitazione fisica e la promozione di autostima e integrazione sociale.
  • Riconnessione con la natura – percorsi sensoriali appositamente studiati per migliorare stati depressivi, disturbi alimentari, disturbi dell’attenzione, elaborazione del lutto e molti altri.  

(Pina, 2021)

 

Risulta quindi chiaro come la progettazione degli spazi verdi sia essenziale per raggiungere gli obiettivi funzionali prestabiliti. Il verde pensile estensivo non solo è soggetto a questa progettazione, ma noi di Harpo verdepensile crediamo rappresenti un’opportunità di crescita e sviluppo di soluzioni biodiverse per il futuro.

Leggi i prossimi articoli dedicati al verde pensile estensivo!