Vi è ormai coscienza diffusa che favorire e implementare funzionalità e processi naturali in ambito marino e terrestre, in aree extra-urbane come all’interno delle città contribuisca a migliorare la qualità dell’ambiente e il benessere delle persone.
L’interesse che si è sviluppato negli ultimi anni per le Nature-Based Solutions è direttamente legato, inoltre, alla consapevolezza che esiste una forte interdipendenza tra i cambiamenti climatici, il degrado degli ecosistemi e la perdita di biodiversità.
L’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN), organizzazione non governativa a cui è stato riconosciuto lo status di osservatore dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite specifica che “le Nature-Based Solutions sono azioni per proteggere, gestire in modo sostenibile e ripristinare gli ecosistemi naturali e quelli modificati che affrontano le sfide sociali in modo efficace e adattivo, fornendo al contempo benessere per gli esseri umani e benefici per la biodiversità”.
In ambito urbano le soluzioni ‘basate sulla natura’, ovvero giardini pensili, pareti verdi, sistemi di drenaggio urbano sostenibile, orti e frutteti urbani, filari alberati, aree verdi a terra forniscono un servizio di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico consentendo la protezione della biodiversità e degli ecosistemi anche in città.
Nello specifico i vantaggi più rilevanti sono:
- mitigazione del microclima attraverso la riduzione del fenomeno delle isole di calore, un fenomeno che si verifica nella stagione estiva all’interno delle città e che comporta un surriscaldamento locale con un aumento delle temperature anche fino a 4- 5° rispetto alle zone periferiche o alle campagne. I tetti verdi contribuiscono a ridurre la temperatura estiva della copertura e aiutano a mitigare i picchi di calore anche nel suo intorno. Per approfondire vi rimandiamo al nostro articolo dedicato specificatamente all’analisi e alle soluzioni proposte da noi di Harpo verdepensile per contrastare questo evento.
- riduzione dell’inquinamento atmosferico perché la vegetazione è in grado di assorbire alcuni inquinanti presenti nell’aria delle città.
- protezione della biodiversità perché gli spazi verdi – progettati in modo idoneo, utilizzando specie autoctone e garantendo una continuità tra questi ambienti – garantiscono la presenza di specie animali e vegetali all’interno delle nostre città. Per approfondire vi rimandiamo all’intervista, pubblicata nel nostro blog, alla Dott.ssa Silvia Assolari dell’azienda Semenostrum.
- regolamentazione del deflusso delle acque – Il verde può contribuire in modo importante a ridurre i fenomeni di allagamento delle città, sfruttando l’assorbimento idrico da parte delle piante. I tetti verdi hanno una funzione importante per ridurre l’accumulo al suolo delle acque piovane: per maggiori informazioni potete leggere l’articolo che illustra il sistema integrato RIC – ritenzione idrica controllata – Harpo verdepensile che sfrutta la sinergia tra verde pensile tecnologico e l’acqua, due risorse la cui efficienza prestazionale è vincente per contrastare gli effetti devastanti che il cambiamento climatico ha sulle nostre città.
- riduzione dell’inquinamento acustico perché la vegetazione assorbe le onde sonore e ne riduce la propagazione.
- risparmio energetico: l’interazione di soluzioni basate sulla natura con le infrastrutture grigie, come la realizzazione di un tetto verde su un edificio civile, riduce i consumi energetici e migliora l’efficienza energetica dei sistemi di riscaldamento e raffrescamento..
Oltre a questi vantaggi ci sono i benefici sociali, relazionali, estetici, psicofisici dati dalla presenza del verde in città: bisogni primari anche per sviluppare un senso di coesione sociale. Vi segnaliamo 2 progetti realizzati con i nostri sistemi Harpo verdepensile che hanno avuto un impatto positivo e duraturo sulla comunità per la quale sono stati realizzati e che hanno creato occasioni di incontro e fatto crescere senso di appartenenza: il primo è il giardino pensile realizzato per Superstudiopiù in via Tortona a Milano, diventato un orto sociale che fa riferimento al progetto Coltivare la città di Novacivitas il secondo è l’intervento realizzato dallo Studio Albori di Milano per il progetto di riqualificazione di un complesso residenziale di proprietà comunale a Cinisello Balsamo.
La valutazione economica di tutti questi benefici generati dalla natura è oggetto di sempre maggiore interesse per determinare investimenti privati (soprattutto) e politiche pubbliche (ancora parziali) connesse agli obiettivi dello sviluppo sostenibile.
Abbiamo incontrato Benedetta Lucchitta, ricercatrice presso il Centro di ricerca Green – Centre for research on geography, resources, environment, energy & networks – dell’Università Bocconi, Milano per approfondire il tema del contributo del capitale naturale alla crescita economica attraverso la misurazione e la valutazione dei servizi ecosistemici.
“Il team di ricerca guidato dal Prof. Edoardo Croci ha sviluppato un know how specifico nella valutazione del valore economico dei servizi ecosistemici generati dalle NBS a scala urbana grazie all’analisi effettuata sui risultati di un progetto europeo – URBAN GREEN UP – recentemente concluso; 3 città ( Liverpool, Smirne, Valladolid) hanno implementato alcune soluzioni nature-based i cui impatti economici sono stati oggetto da parte nostra di uno studio approfondito. La valutazione fatta si basa sull’analisi dei servizi ecosistemici che vengono generati dalle NBS.
I più importanti a scala urbana sono i servizi di regolazione ovvero quelli legati principalmente al clima, alla regolazione della temperatura, al contenimento del fenomeno dell’isola di calore e alla sottrazione di CO2 e di altri inquinanti dall’atmosfera e i servizi culturali che sono quelli legati alla salute fisica, alla salute mentale, all’aspetto ricreativo di chi vive in città”.
La ricercatrice Lucchitta sottolinea che “i servizi ecosistemici di regolamentazione sono più facilmente contabilizzabili perché è possibile, grazie agli attuali sofisticati sistemi di monitoraggio, raccogliere un’importante mole di dati oggettivi ex ante ed ex post. I servizi socio-culturali sono, al contrario, più difficili da valutare perché si basano sulla percezione personale, soggettiva delle persone che fruiscono di una soluzione nature-based.”
In Italia non sono mai stati applicati approcci di valutazione economica rispetto ai profitti derivanti dal verde urbano mentre in altri paesi, come ad esempio il Regno Unito, esiste una tradizione della gestione e della progettazione del verde che considera anche l’aspetto economico tra i valori stimabili. Questa è la ragione per la quale i risultati in nostro possesso rimandano sempre a esperienze estere.
“Nel contesto del progetto Urban GreenUP, l’approccio utilizzato per la valutazione economica è il benefit transfer. L’approccio prevede l’utilizzo di valori economici identificati in letteratura applicati e ri-modulati in base al contesto e alla tipologia di intervento sostenuto” precisa la ricercatrice evidenziando anche come “la valutazione dell’impatto economico nell’utilizzo delle NBS è sempre più richiesta soprattutto dai committenti che si apprestano a sostenere un investimento. Nel caso di un’azienda anche il miglioramento reputazionale è, ad esempio, un elemento nella valutazione di un progetto”.
La vision della nostra azienda Harpo verdepensile è quella di divulgare una cultura della progettazione di soluzioni nature-based pensate in maniera specifica per il clima mediterraneo. Ogni giorno traduciamo la nostra motivazione in azioni concrete perché vogliamo rendere reale il nostro obiettivo. Per questo siamo un partner strategico per progettisti, applicatori e investitori con i nostri sistemi-prodotti, i nostri servizi e il nostro know-how che condividiamo attraverso seminari, consulenze e prodotti divulgativi.
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