CITTÀ VERDI > Le Nature-Based Solutions forniscono un servizio di mitigazione e di adattamento al cambiamento climatico proteggendo la biodiversità e gli ecosistemi anche in ambito urbano. Apportano ai suoi abitanti benefici sociali, relazionali, estetici, psicofisici e producono valore economico.
Dopo il successo della prima raccolta monografica “ACQUA” esce la seconda dedicata al tema delle “CITTÀ VERDI”. Intorno ad essa, ancora una volta, abbiamo raccolto professionisti per offrirvi preziose riflessioni ed esplorare le tematiche di ampio respiro e centrali per il mondo delle NBS e delle infrastrutture verdi urbane.
L’editoriale porta la firma di Elena Granata, professoressa di Urbanistica al Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano e Vicepresidente della Scuola di Economia Civile. Nel suo intervento ci ricorda l’importanza di integrare la natura nelle città non solo per motivi estetici, ma anche per il benessere fisico e mentale delle persone, la salute del pianeta e la biodiversità.
Per tornare in sintonia con la natura e per ricomporre la frattura tra natura e città dobbiamo aprirci “alla scuola della natura” per capire come possiamo adattarci al cambiamento, resistere, reagire, persino trasformare la crisi climatica in un’occasione concreta per migliorare i nostri ambienti di vita. La crisi ci sfida nei luoghi dove le persone vivono, ci chiede di reintrodurre alberi e suoli liberi dove li abbiamo persi, di provare a ripensare la struttura stessa delle città, trovando ispirazione nella natura.
Sappiamo come fare?
Alcune proposte le troviamo nei contributi di Andrea Nardini, professore ordinario di Fisiologia vegetale presso l’Università di Trieste (Acqua e verde pensile: l’alleanza tra fisiologia e tecnologia per garantire risparmio idrico e piante sane), del dott. Riccardo Albericci, botanico, Aster verde pubblico Genova (Giardinaggio Eco-logico. Dovremo dire addio ai prati o rinunciare a piantar camelie e ortensie?), del dott. Alberto Giuntoli, agronomo, paesaggista e professore incaricato all’Università di Firenze (Strategie e applicabilità delle Nature Based Solutions in ambienti urbani storici o densamente edificati), dell’arch. Marilena Baggio, paesaggista, esperta in architettura del benessere e spazi a verde terapeutico (La giusta fame di verde: come ri-abitare la propria terra trasformando gli ostacoli in opportunità per il futuro?) e dell’arch. Tiziana Monterisi, titolare dell’omonimo studio attivo e sensibile nella promozione e diffusione dell’architettura naturale (Terzo Paradiso Coltivare la città. Rigenerazione sociale e urbana delle torri di via Russoli a Milano).
Nei loro scritti si conferma come le NBS rappresentano un elemento fondamentale per armonizzare la presenza della natura nelle città, promuovendo il benessere urbano e riducendo gli impatti ambientali. Queste soluzioni consentono di migliorare la qualità della vita attraverso l’integrazione di spazi verdi, come i tetti giardino, che favoriscono la biodiversità e contribuiscono alla mitigazione dei cambiamenti climatici.
Harpo verdepensile, continua a impegnarsi a promuovere questa visione attraverso la produzione di questi contenuti, unitamente alla costante ricerca e sviluppo di sistemi prestazionali a verde pensile.
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