Norme tecniche per il verde pensile
La progettazione e la realizzazione di coperture a verde pensile hanno come riferimento tecnico e strategico due documenti ufficiali: la norma UNI 11235 “istruzioni per la progettazione, l’esecuzione e la manutenzione di coperture a verde”e le linee guida ministeriali “Verde pensile: prestazioni di sistema e valore ecologico” (ISPRA 2012).
Norma UNI 11235
La realizzazione di una copertura a verde a norma UNI 11235 garantisce alcuni aspetti fondamentali: possibilità di esprimere le prestazioni della copertura in modo preciso ed univoco; conformità allo stato dell’arte, cioè ad una “regola” chiaramente definita; possibilità per la DL di confrontare le prestazioni con riferimenti normativi. Di seguito segnaliamo alcuni degli aspetti trattati dalla UNI 11235 che riteniamo di interesse prioritario, in quanto coinvolgono le prestazioni dell’intero sistema.
Carichi e spessori
Rispettando tutte le indicazioni presenti nella norma è possibile realizzare sistemi estensivi a partire da 8 cm di substrato e sistemi intensivi a partire da 15 cm di substrato, come riassunto in specifiche tabelle. Anche a parità di spessore comunque, le coperture a norma UNI sono in genere molto più leggere di quelle in cui si utilizza il terreno naturale cosiddetto “di coltivo”.
I sistemi Harpo, grazie a spessori molto bassi consentono un risparmio economico perché si possono ridurre le portate dei solai, ridurre la movimentazione di materiale ed il tempo di cantierizzazione
Coefficiente di deflusso C e di afflusso φ
Questi due parametri forniscono delle informazioni sintetiche sulle caratteristiche dell’idrogramma dell’acqua in uscita da un sistema a verde pensile durante un evento piovoso.
Il coefficiente di deflusso descrive, per una data precipitazione la percentuale di volume che fuoriesce dal sistema nei primi 15 minuti di pioggia. Il coefficiente di afflusso invece descrive il picco massimo dell’intensità di deflusso per una data precipitazione incidente.
I sistemi Harpo possiedono coefficienti di deflusso e di afflusso certificati per diverse intensità pluviometriche. Sono pertanto in grado di supportare il progettista nel dimensionamento di tutte quelle strutture connesse al trattenimento, laminazione o allontanamento delle acque, qualunque sia la piovosità del sito di intervento.
Proprietà del substrato
La norma si pone come obiettivo la definizione di alcuni requisiti minimi, fondamentali per evitare che si verifichino problematiche molto comuni in sistemi con substrati di bassa qualità, tra cui: compattazione, perdita di permeabilità, asfissia per le radici, perdita di volume, scarsa capacità di trattenimento dei nutrienti, scarsa acqua disponibile,
I substrati Harpo rispettano pienamente la norma UNI 11235 offrendo i seguenti vantaggi: controlli di qualità regolari, elevata capacità di scambio cationico (cioè di trattenere i nutrienti), rapporto ideale acqua-aria per un buon sviluppo dell’apparato radicale, elevata quantità d’acqua disponibile, bassa comprimibilità e struttura stabile nel tempo. Con l’utilizzo dei substrati Harpo si riduce drasticamente i costi di gestione in termini di irrigazione, concimazione, manutenzione, creando al contempo condizioni ottimali per la crescita delle piante
Acqua nel sistema
L’acqua è uno dei fattori più importanti per permettere la vita alle piante. È importante garantire che un verde pensile abbia un adeguato accumulo di acqua, ma su pensile è altrettanto importante gestire l’acqua in modo oculato, evitando di accumulare troppa acqua libera e preferendo sistemi con curve di potenziale idrico senza variazioni troppo brusche.
I sistemi a verde pensile Harpo sono dettagliatamente descritti da curve di potenziale. Hanno un elevato intervallo di acqua totale disponibile (ATD), questa costituisce la maggior parte dell’acqua massima trattenuta come visibile dall’alto rapporto di utilizzabilità UT, infine la curva di potenziale stimola bene le piante a fare un uso parsimonioso della risorsa idrica, come rilevabile dal rapporto di efficienza EF molto alto.
Linee guida ISPRA
Il Ministero dell’Ambiente, attraverso le linee guida scaricabili liberamente dal sito: http://www.isprambiente.gov.it/files/pubblicazioni/manuali-lineeguida/mlg-78.3-2012-verde-pensile.pdf. Qui fornisce indicazioni per una progettazione e realizzazione esemplare, non solo per le proprietà intrinseche del sistema a verde pensile, ma tenendo in considerazione il rapporto con la tipologia di edificio, con la località, con le prestazioni attese… Da questo punto di vista le linee guida completano la UNI 11235 con indicazioni rivolte al progettista per trasformare il verde pensile da soluzione “standard” a soluzione “su misura”. A titolo di esempio si citano alcuni tra i capitoli più rilevanti:
Risparmio idrico
La linea guida suggerisce di progettare il verde pensile in modo tale da garantire un valore minimo di acqua disponibile (visibile in tabella) in fnzione della regione dove qusto viene installato. I sistemi Harpo possiedono test redatti dall’Università di Trieste sull’acqua disponibile trattenuta. Si adattano molto bene alle indicazioni della linea guida offrendo un volume di acqua disponibile VD pari a 25, 35 e 55 l/mq rispettivamente per i sistemi con 8, 12 e 20 cm di substrato.
Inoltre i pannelli drenanti accumulano una quantità d’acqua moderata o bassa, in accordo con la seconda raccomandazione della linea guida orientata a migliorare l’efficienza nell’uso dell’acqua da parte delle piante.
Inoltre Harpo mette a disposizione il dispositivo di controllo dell’irrigazione sulla base del potenziale idrico Medi WaterSafe, che permette di raggiungere le massime prestazioni di risparmio idrico ed energetico.
Regioni | Acqua disponibile |
---|---|
Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Trentino Alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia | 20 1/mq |
Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria | 25 1/mq |
Liguria, Lazio, Abruzzo, Molise | 30 1/mq |
Campania, Basilicata | 35 1/mq |
Puglia, Calabria, Sardegna, Sicilia | 40 1/mq |
Gestione delle acque piovane
Harpo verdepensile dispone di valori certificati per ogni sistema dei coefficienti di deflusso e afflusso. Grazie a questo è possibile effettuare puntuali e precise verifiche sulla rete di smaltimento delle acque meteoriche, per dimensionare correttamente scarichi, sistema drenante ed eventuali serbatoi d’accumulo.
Ottimizzazione della cantieristica
Il sistema di drenaggio continuo della Harpo è in grado di semplificare grandemente tutta la progettazione e la realizzazione della copertura, interpretando in modo eccellente le osservazioni della linea guida. Infine desideriamo sottolineare che i sistemi Harpo vengono posati esclusivamente da applicatori fiduciari esperti, capaci di posare in modo rapido e preciso la stratigrafia, riducendo le tempistiche di cantiere.
Valore ecologico
Gli edifici pubblici dovrebbero, secondo le linee guida, prestare la massima attenzione al discorso della biodiversità, seguendo nel modo più aderente possibile tutte le indicazioni contenute all’interno del capitolo e prevedendo possibilmente il contributo specialistico di un professionista naturalista.
La Harpo verdepensile mette a disposizione miscele di sementi da prato naturale raccolte da piante autoctone e selvatiche. Grazie ad un servizio di consulenza specialistica è possibile realizzare miscugli con una composizione specifica molto coerente con i prati stabli in gran parte dell’Italia e con le condizioni ecologiche del verde pensile. Aiutiamo così il professionista, in modo determinante, a raggiungere i requisiti indicati dalle linee guida.