Per facilitare il confronto tra i vari substrati Harpo verdepensile, abbiamo rappresentato le caratteristiche di ognuno in diagrammi radar. Nei diagrammi, ogni raggio rappresenta una caratteristica, ed ogni substrato viene raffigurato come un poligono i cui vertici cadono, per ogni raggio, tanto più esternamente quanto più è elevata l’intensità di quella specifica proprietà. La valutazione delle caratteristiche è semiquantitativa, cioè viene rappresentata con un voto (da 1 a 10), che ha perso il significato assoluto originale per rendere semplicemente conto del rapporto relativo tra i vari substrati.
Si consiglia di individuare il diagramma in cui il substrato di interesse è raffigurato in primo piano, sullo sfondo si potranno vedere i poligoni degli altri substrati se possiedono quella specifica caratteristica con maggiore intensità. Attenzione perché dove non sono visibili poligoni sullo sfondo, gli altri substrati potrebbero avere intensità pari o inferiore.
Così procedendo si potrà ad esempio constatare che La TerraMediterranea TME brilla per sostenibilità, ma che ha un aspetto poco naturale. Oppure che la TerraMediterranea TMLight eccelle sulla leggerezza, anche grazie ad un trattenimento dell’acqua moderato. O ancora che TerraMediterranea TMT riesce ad essere ben centrata, con un buon equilibrio tra tutte le prestazioni.
Per quanto riguarda il significato delle singole prestazioni, si può fare riferimento alla norma UNI 11235. Riteniamo tuttavia opportuno argomentare brevemente alcune di queste:
LAMINAZIONE: si riferisce alla capacità del substrato di esercitare un’azione detentiva sulle precipitazioni intercettate che eccedono la loro capacità di campo.
DURABILITA’: è condizionata dalla durezza media dei materiali, dalla resistenza al gelo e dalla capacità complessiva di mantenere le prestazioni agronomiche nel tempo.
SOSTENIBILITA’: tiene conto del consumo di torba, dei costi di trasporto, della leggerezza e della durabilità
NATURALITA’ DELL’ASPETTO: i substrati per verde pensile possono avere un aspetto molto diverso dalla terra comune, per granulometria, colore, consistenza… Per certe applicazioni però, anche l’aspetto può essere importante: pensiamo agli orti o all’impiego in piena terra. La “naturalità dell’aspetto” tiene conto della somiglianza esperienziale con un terreno naturale.