L’Agenda ONU 2030 per lo Sviluppo Sostenibile – un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritta il 25 settembre 2015 dai governi dei 193 Paesi membri delle Nazioni Unite e approvata dall’Assemblea Generale dell’ONU – è costituita da 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs) inquadrati all’interno di un programma più vasto costituito da 169 target o traguardi, ad essi associati, da raggiungere in ambito ambientale, economico, sociale e istituzionale entro il 2030.
Tutti gli obiettivi hanno un valore e un ruolo fondamentale, al fine di raggiungere l’importante traguardo individuando strategie e strumenti adatti.
Il verde pensile tecnologico potrebbe assumere un ruolo decisamente rilevante in più di uno degli obiettivi dell’Agenda, contribuendo – sia su piccola che grande scala – a raggiungere gli attesi traguardi.
Adottare, diffondere e favorire la realizzazione di sistemi a verde pensile porterebbe a significativi miglioramenti per la Salute e il Benessere (obiettivo 3), diventerebbe uno strumento strategico per Città e Comunità Sostenibili (obiettivo 11), avrebbe un ruolo centrale per la Lotta contro il Cambiamento Climatico (obiettivo 13) e potrebbe contribuire a ripristinare e salvaguardare la Vita sulla Terra (obiettivo 15). Questi sono solo i principali obiettivi in cui l’adozione di un verde pensile tecnologico potrebbe assumere un ruolo significativo e, tra questi, gli obiettivi 11 e 13 sono probabilmente i più rilevanti.
L’obiettivo 11 dell’Agenda 2030 – Città e Comunità Sostenibili consiste nell’adottare una serie di azioni e strumenti volti a rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri e sostenibili.Il governo dello spazio urbano è un fattore cruciale di sviluppo che pone sfide e opportunità: le città sono responsabili della maggiore quota di consumo energetico e di emissioni di carbonio, della crescente pressione sull’ambiente e delle connesse problematiche legate alla salute pubblica. (…) Sul piano della salute pubblica, la riduzione dell’inquinamento e il miglioramento della qualità dell’aria costituiscono aspetti centrali, unitamente alla gestione dei rifiuti, del ciclo dell’acqua e delle acque reflue. Con riferimento alla gestione e alla sicurezza del territorio, occorre puntare sulle capacità di adattamento ai cambiamenti climatici e la mitigazione dei loro effetti e sulla gestione del rischio di disastri.
Fonte: Camera dei Deputati – Città e comunità sostenibili
L’obiettivo 11 è declinato in dieci ulteriori target, il cui fil rouge, la rigenerazione urbana, rappresenta il fulcro delle sfide che le nostre città devono affrontare nel futuro, tramite un intervento concreto e una programmazione da parte di tutte le professionalità coinvolte.
La rigenerazione urbana, infatti, implica una ulteriore complessa rete di obiettivi tra cui il miglioramento della qualità della vita, la transizione energetica, l’accessibilità a spazi verdi inclusivi, il contenimento del consumo di suolo, la salvaguardia del patrimonio naturale, l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Un programma di riqualificazione del territorio, dunque, che contempla e tutela aspetti economici, sociali, culturali ed ambientali: approcci specifici ma necessariamente interconnessi per promuovere città più inclusive, resilienti, sicure e sostenibili.
In questo contesto il verde pensile emerge come uno strumento fondamentale per la rigenerazione ambientale delle città, portando benefici che si estendono ben oltre l’infrastruttura che lo accoglie, influenzando positivamente l’intero ecosistema urbano. I benefici sono numerosi, a “grande scala” ricordiamo la riduzione dell’effetto isola di calore, la capacità di assorbimento delle emissioni di CO2, il ricreare superfici permeabili, il contribuire ad una migliore gestione del deflusso delle acque meteoriche andando ad alleggerire le reti idriche urbane, a “scala minore” vediamo poi un effetto di protezione dei materiali sottostanti (primo tra tutti l’elemento di tenuta all’acqua), una riduzione delle temperature percepite, un contributo alle prestazioni termiche dell’involucro dell’edificio o della superficie in oggetto.. Inoltre, benefici più difficili da quantificare ma che riguardano il concetto di valore: valore economico degli immobili coinvolti, ma soprattutto come generatore di valore sociale e ambientale, consolidando ulteriormente il suo ruolo cruciale nella trasformazione sostenibile delle città.
Il verde pensile apporta anche significativi vantaggi sociali perché offre l’opportunità di creare spazi di socializzazione e comunità anche dove non erano previsti, rafforzando il senso di comunità e di appartenenza tra i cittadini e il loro ambiente urbano.
In oltre 20 anni di esperienza, abbiamo avuto la possibilità di partecipare, fornendo i nostri sistemi e le nostre competenze tecniche, a realizzazioni virtuose, rese possibili grazie alle competenze di progettisti, paesaggisti, cittadini e in generale di tutte le professionalità coinvolte. Questa sinergia ha reso possibile la creazione di luoghi di qualità per la comunità, funzionali e in grado di rispondere alle esigenze tecniche, e non solo, presenti.
Tra gli esempi più recenti troviamo sicuramente l’area di Porta Nuova, Milano, dove è stato realizzato il più grande intervento di riqualificazione urbana mai sviluppato nel cuore di Milano. Il progetto ha interessato un’area dismessa di circa 290.000 mq degradata da circa 50 anni. Oltre a significativi interventi edilizi che hanno generato valore economico per la committenza, lo spazio pubblico è stato qualificato mediante la realizzazione di piazze pubbliche, percorsi pedonali e giardini che sono un importante attrattore di socialità dei tre quartieri (Garibaldi, Varesine e Isola) interessati dall’intervento. Per le opere a verde della zona di Porta Nuova Varesine sono stati utilizzati i nostri sistemi per concretizzare e supportare le volontà dei progettisti e le necessità del sito, si tratta di un insieme di sistemi che vanno dall’estensivo all’intensivo, includendo anche aree pedonali su drenaggio continuo. Il continuo interfacciarsi e confrontarsi con le professionalità coinvolte è stato fondamentale per il raggiungimento del risultato.
Viale Brigate Partigiane a Genova non è altro che la copertura del tratto terminale del torrente Bisagno, causa di numerosi disastri alluvionali. Un sistema a verde pensile tecnologico per le grandi aiuole è stata una scelta fondamentale, dato che i recenti regolamenti comunali richiedono espressamente il controllo del deflusso delle acque, inoltre, sebbene in uno spessore contenuto, il nostro substrato tecnico ha comunque permesso la realizzazione di un allestimento a verde articolato, armonioso, che segue le stagionalità e in armonia con il contesto.
Questo progetto – realizzato da Aster, la municipalizzata genovese che si occupa di manutenzioni, lavori e verde pubblico – è uno degli interventi più rilevanti in Italia di contenimento del deflusso delle acque di prima pioggia attraverso un arredo vegetazionale ormai diventato iconico.
Troviamo poi un altro esempio a Torino, sulla copertura dello storico edificio del Lingotto dove un virtuoso intervento paesaggistico ha portato alla realizzazione di un polmone verde a 28 metri di altezza con più di 40 mila piante appartenenti ad oltre 300 specie autoctone diverse: una forte biodiversità e complessità botanica, supportate dalle prestazioni data dai nostri sistemi performanti che hanno permesso di conservare senza nessuna alterazione la pista esistente, senza quindi perderne la memoria. Le grandi aree a verde si muovono sulla pista con forme morbide e il substrato tecnico asseconda le esigenze delle piante, modellandosi anche lui in spessori differenti. Anche in questo caso, come sempre, il confronto e lo scambio di competenze ed esperienze è stato importantissimo per il raggiungimento dei risultati
Spostandoci poi al sud come non citare l’intervento di riqualificazione di Piazza Europa a Catania realizzata sul solaio di copertura di un parcheggio interrato. I sistemi a verde pensile e su drenaggio continuo hanno permesso la realizzazione di una moderna e articolata piazza-giardino nel cuore della città che si compone di percorsi pedonali e linee vegetali realizzate con un sistema estensivo composito a macchia mediterranea.
Si tratta di un sistema dal peso contenuto che accoglie ben 60 specie vegetali specifiche per un clima mediterraneo estremamente competitivo – con temperature medie estive al di sopra dei 24°, aridità estiva, elevata luminosità – che compongono un’infrastruttura verde ad elevata resilienza che contribuisce ad attenuare l’accumulo di calore urbano creando spazi piacevoli per la comunità dove incontrarsi e sostare anche nelle ore più calde.
Gli esempi riportati sono una ridotta selezione delle numerose realizzazioni virtuose a cui abbiamo avuto il piacere e la possibilità di partecipare, fornendo i nostri sistemi e materiali altamente performanti oltre che le nostre competente tecniche e le esperienze acquisite negli anni. Per avere un’idea di altre realizzazioni sfogliate il nostro Reference Book – gli esempi dei nostri interventi di rigenerazione urbana qui elencati non sono affatto esaustivi e sono in continuo aggiornamento.
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