White Garden - Monza (MB)
Uno spazio non convenzionale votato alla bellezza e alla natura
UN GIARDINO PENSILE IN CITTA’: UNA PICCOLA OASI DI BIODIVERSITA’ BRULICANTE DI PIANTE, AVIFAUNA E PICCOLI ANIMALI UTILE A MITIGARE LE TEMPERATURE ESTIVE E A DRENARE GLI ECCESSI D’ACQUA PIOVANA
Scheda progetto
WHITE GARDEN
Monza (MB)
PROGETTISTI ARCHITETTONICI
Walter Coccia e Davide Cerruto (Lefty Gardens)
IMPRESA ESECUTRICE OPERE A VERDE
Lefty Gardens
ANNO
2020
SISTEMA HARPO VERDEPENSILE
Sistema di tipo misto
La scommessa alle origini di questa realizzazione consiste nel progettare e realizzare un giardino pensile originale partendo da un canovaccio assai comune per l’edilizia contemporanea:
- un fazzoletto di terra sotto i 200 metri quadri
- superficie posta sopra l’interrato dell’autorimessa, al piano terra di una palazzina di nuova costruzione
Poca terra, un lato stretto simile a un corridoio, un viavai di impianti a complicare le cose.
La committenza sposa in pieno l’idea progettuale paesaggistica di dare un’anima al futuro giardino, che ha come punti saldi un piccolo laghetto con ponticello, un grande albero al centro del disegno e una grande varietà di essenze erbacee e arbustive a contorno: peonie, rose, lagerstroemia, hydrangea, salvie ornamentali, cornus, anemoni, osmanthus, viburni, penstemon.
Tutte le piante hanno una precisa caratteristica in comune: la fioritura, rigorosamente bianca.
Per ottenere il risultato si sceglie di utilizzare un sistema a verde pensile Harpo di tipo misto con una profondità di substrato in alcuni punti superiore ai 50 cm.
Perché la progettazione si è affidata ad Harpo?
Utilizzando un sistema a norma UNI 11235 il progettista sa che ha a disposizione le informazioni per ottimizzare il suo progetto e il giardiniere sa di affidare il risultato atteso dal progetto paesaggistico alla certezza delle performance del sistema.
In tutto questo il substrato TerraMediterranea svolge un ruolo importantissimo.
I substrati minerali che Harpo produce hanno prestazioni elevatissime. Ciò consente, oltre a molti altri benefici, di contenere gli spessori, che risultano molto inferiori a quelli di un terreno naturale, di cui tra l’altro non si possono conoscere le prestazioni.
La progettazione e produzione di un substrato per verde pensile richiede grandi competenze, molto lavoro ed un lungo tempo di sperimentazione. L’utilizzo di una terra naturale, seppur di ipotetica buona qualità non rende disponibile alcun valore prestazionale, né una costanza delle caratteristiche.