La Pista 500 - Torino
L’ex autodromo Lingotto è il giardino pensile più grande d’Europa
OLTRE 40.000 PIANTE CARATTERIZZANO UN PERCORSO VERDE CON UNA FORTE BIODIVERSITÀ BOTANICA E NATURALE. IL SISTEMA ESTENSIVO PRESENTA UN SUBSTRATO DI COLTIVAZIONE A PERMEABILITÀ MOLTO ELEVATA GRAZIE A PANNELLI E PROFILI DRENANTI CUSTOMIZZATI
Foto: ©marcoschiavone-0833_courtesy Benedetto Camerana
Scheda progetto
LA PISTA 500
TORINO
COMMITTENTE
Stellantis Group
PROGETTISTA
Benedetto Camerana
(Architetto, progetto del paesaggio, progetto
architettonico e coordinamento, concept e
direzione artistica)
PROGETTISTA DEL PAESAGGIO
Cristiana Ruspa
(Progettazione botanica e delle essenze)
COLLABORATORI
Mattia Greco (capo progetto), Alberto Domini, Laura Acito, Gabriele Rossi, Antonio Pangallo, Andrea Tomasino
IMPRESA ESECUTRICE OPERE A VERDE
Floricoltura Valdostana
(Saint Vincent – AO)
ANNO
2008 – 2014
SISTEMA HARPO VERDEPENSILE
Estensivo composito
Il Lingotto di Torino è celebrato come il simbolo della rinascita green della città. Il tetto dello storico edificio è stato trasformato nel giardino pensile più grande d’Europa. La Pista 500 – l’iconica pista di collaudo lunga più di un chilometro – è infatti ora un polmone verde a 28 metri di altezza con più di 40 mila piante appartenenti ad oltre 300 specie autoctone diverse. Il progetto di riconversione, realizzato dallo studio dell’architetto Benedetto Camerana, con la collaborazione specialistica di Cristiana Ruspa, è un emozionante percorso verde con una vista suggestiva sulla città, è un parco da vivere e fruire in un’ottica ecosostenibile e inclusiva che sarà ulteriormente valorizzato grazie al progetto di arte pubblica della Pinacoteca Agnelli che prevede l’inserimento di installazioni ideate specificamente da artiste e artisti internazionali per la Pista500.
Un intervento di green architecture che guarda agli interventi fatti nelle grandi metropoli occidentali e che ha una valenza estremamente simbolica considerato l’uso storico dello spazio, simbolo dell’industria automobilistica. E’ un intervento che oltre ad interpretare il rinnovamento del mondo dell’auto esemplifica come il verde pensile sia si portatore di vantaggi legati al bilancio termico ed energetico dell’edificio nel quale viene collocato, ma anche apporti valori sociali ovvero di miglioramento della qualità della vita delle persone che fruiscono di questi spazi e valori economici per chi decide di investire ssulla progettazione di spazi che prevedano l’utilizzo di soluzione nature-based. Il progetto prevede un sistema di aree funzionali dedicate a attività specifiche da svolgersi con particolare efficacia all’aria aperta – meditazione, fitness, yoga, corsa – che sono inserite in un contesto con una forte biodiversità botanica e naturale.
La progettazione del verde pensile ha considerato aspetti rilevanti come la manutenzione del sito soprattutto per contenere il consumo d’acqua. Questo è stato possibile utilizzando sistemi a norma UNI 11235/2015 dove viene posta particolare attenzione alla gestione delle acque piovane regolamentando parametri e caratteristiche dei substrati e validando attraverso verifiche idrauliche la soluzione proposta.