Inclinato
Si tratta di un sistema molto usato su tetti di edifici residenziali per la protezione dell’impermeabilizzazione, per il raffrescamento estivo, per il bell’impatto estetico e la mitigazione ambientale e paesaggistica. In questo caso, la copertura a verde pensile assolve alle seguenti funzioni:
Può apportare un discreto valore naturalistico utile per la conservazione della fauna e della flora
È un buon strumento di integrazione con il paesaggio circostante
Aiuta ripristino del ciclo dell’acqua, migliora le condizioni microclimatiche e purifica l’aria
Allunga il tempo di vita dell’impermeabilizzazione
Rinfresca in modo passivo l’edificio sottostante durante i mesi estivi e migliora la coibentazione invernale
Si presta bene all’abbellimento di tetti
Voci elenco prezzi
VEP Intensivo inclinato ad aromatiche 165 Lmq
VEP Estensivo inclinato a perenni 135 Lmq
VEP Estensivo inclinato a perenni 115 Lmq
VEP Intensivo inclinato a tappeto erboso 165 Lmq
CARATTERISTICHE SISTEMA HARPO ESTENSIVO INCLINATO
Si parla di verde pensile estensivo inclinato quando la copertura su cui si deve intervenire presenta una inclinazione tra i 9° e i 25°. È possibile inverdire un tetto in pendenza con opportuni accorgimenti tecnici e progettuali per evitare l’effetto scivolamento. Generalmente si utilizzano piante perenni tappezzanti a basso sviluppo che, grazie alla scarsa manutenzione, rendono molto semplice la gestione e garantiscono nel contempo ottime prestazioni e benefici ecosistemici.
Il sistema Harpo verdepensile estensivo inclinato rispetta le prescrizioni della Norma UNI 11235:2015, garantendo e superando le caratteristiche minime sia per tutti i singoli elementi che per le prestazioni di sistema. Le principali caratteristiche del sistema sono le seguenti:
- versatile e leggero: solitamente lo spessore totale del sistema varia da 18 cm per la linea BAS a 20 cm per la linea RIC. Il peso a massima ritenzione risulta contenuto e ridotto. Solitamente lo spessore del sistema varia dai 28 cm per la linea BAS ai 30 cm per la linea RIC. In entrambi i casi, il peso a massima ritenzione del sistema di spessore inferiore parte da 295 kg/mq
- resa estetica: in questi sistemi si utilizzano piante perenni, sempreverdi, vanno scelte quelle resistenti al gelo ed alla siccità di altezza limitata, che consentono di ottenere effetti estetici gradevoli, oppure il prato naturale
- costi di gestione: la manutenzione è molto contenuta, in due o tre interventi all’anno, soprattutto per asportare infestanti e sostituire qualche fallanza per le perenni e in uno o due interventi per il prato naturale. Va sempre previsti dispositivi di sicurezza per la manutenzione
- irrigazione: l’irrigazione è prevalentemente di soccorso
- costi di realizzazione: se l’intervento rimane entro le pendenze indicate i costi del sistema sono di poco superiori ad un’installazione su una copertura piana. Il costo della vegetazione è funzione della soluzione scelta
- resistenza termica: il sistema contribuisce al risparmio energetico con una resistenza termica variabile a seconda del contenuto idrico ma non inferiore a 1,63 (m2 * K)/W, con spessore di substrato 12 cm, secondo rapporto del CNR per il sistema BAS
- coefficiente di deflusso: variabile in funzione dello spessore di substrato, e dell’inclinazione della falda come da indicazione della norma UNI 11235 di riferimento
È opportuno tenere in considerazione che un tetto inclinato necessita ovviamente accorgimenti tecnici differenti rispetto ad un tetto piano. I fattori più importanti da considerare sono: L’attenzione principale va il contenimento del sistema al bordo tetto, il trattenimento dallo scivolamento dell’interfaccia critica del sistema, e l’erosione del substrato su inclinazioni molto elevate.
Per questi motivi, si consiglia sempre di condurre le dovute verifiche tecniche. Di seguito due degli aspetti che andranno valutati con scrupolosa attenzione:
- Verifica, studio e definizione di soluzioni appropriate ed idonee al contenimento del sistema lungo la falda e nella zona di gronda. A questo proposito la Harpo verdepensile propone in alternativa a cordoli in c.a. o legno dei profili drenanti di contenimento del tipo PPDo PBD, abbinati ad apposite staffe reggispinta. Il profilo di bordo perimetrale risulterà molto più “leggero” e consentirà al progettista lo studio di una linea di gronda perimetrale esteticamente meno impattante ed evitando cornicioni fuori scala
- Verifica, studio e definizione di eventuali linee rompitratta (dimensione, posizione interasse a carico della D.L.) che dovranno contenere la spinta della stratigrafia di sistema prevista e che fungeranno quindi da appoggio per i pannelli di trattenimento del substrato vegetale.
Vi preghiamo quindi di verificare con i nostri tecnici le informazioni e le indicazioni relative alle soluzioni ed ai prodotti proposti per individuare la stratigrafia corretta al caso specifico.
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